L’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando anche il settore agricolo, promettendo maggiore produttività e strumenti innovativi per affrontare crisi climatica e scarsità di risorse. Tuttavia, gli esperti invitano alla cautela: non è un “oracolo” capace di sostituire l’esperienza contadina.
Secondo Feroz Sheikh, Chief Information e Digital Officer di Syngenta Group, entro il 2050 il pianeta rischia di non avere abbastanza terre coltivabili per nutrire la popolazione globale. L’AI, combinata con tecnologie IoT e analisi satellitari, può contribuire a colmare il divario. Tra gli strumenti già in uso, il sistema INTERRA Scan, che crea un “gemello digitale” dei terreni per ottimizzare le coltivazioni, e l’impiego di immagini satellitari per monitorare parassiti invisibili a occhio nudo.
La crisi climatica ha però reso obsoleti molti modelli predittivi basati su dati storici. Per questo, spiega Sheikh, è essenziale raccogliere dati in tempo reale, creando reti di micro-imprese e startup che rendano accessibile la tecnologia anche ai piccoli coltivatori.
Oltre ai campi, l’AI trova applicazione nei laboratori: la ricerca di nuove molecole agricole passa ora dalla simulazione digitale, che consente di dimezzare i tempi di sviluppo, riducendo da dieci a cinque anni la creazione di nuovi prodotti.
Resta aperto il tema della fiducia. L’AI è spesso percepita come una “black box” di cui non si comprendono i processi decisionali, e questo alimenta diffidenza soprattutto quando le soluzioni arrivano da multinazionali che operano anche come fornitori di prodotti agricoli.
Sul piano normativo, Sheikh invoca una regolamentazione chiara che concili progresso e principio di precauzione, evitando rischi per sicurezza alimentare e ambiente. La sfida, conclude, sarà integrare l’AI senza sostituire l’esperienza maturata sul campo: “Scambiarla per un oracolo sarebbe un errore pericoloso”.
Cronologia e fonti affidabili
- FAO – Rapporto The future of food and agriculture (2023) link
- IPCC – Sintesi sui cambiamenti climatici e impatti su agricoltura (2023)
- Commissione Europea – Normative e linee guida su AI e agricoltura
Consigli di approfondimento
- “AI in Agriculture: Opportunities and Challenges” – World Bank link
- “Digital Agriculture: Farmers in the driver’s seat” – OECD
Abstract
L’intelligenza artificiale rappresenta una leva strategica per l’agricoltura: aumenta la produttività, accelera la ricerca e favorisce pratiche sostenibili. I vantaggi includono ottimizzazione delle risorse e riduzione dei tempi di sviluppo dei prodotti agricoli. I rischi, però, riguardano concentrazione dei dati nelle mani di pochi, mancanza di trasparenza algoritmica e potenziale marginalizzazione dei piccoli agricoltori. In prospettiva, il bilanciamento tra innovazione tecnologica, regolamentazione e tutela del sapere contadino determinerà l’impatto etico e sociale dell’AI nel settore.







