OpenAI si unisce alla Coalizione per la Provenienza e l’Autenticità dei Contenuti (C2PA), un passo importante verso l’obiettivo di creare un ecosistema online più sicuro e affidabile. Con l’avvento della generative AI, che permette a chiunque di creare e modificare immagini, video e audio con facilità, diventa essenziale adottare standard che aiutino a identificare l’origine dei contenuti digitali.
La decisione di OpenAI di unirsi al Comitato Direttivo di C2PA rafforza il suo impegno a favore di una maggiore trasparenza e autenticità online. C2PA è uno standard ampiamente riconosciuto per la certificazione del contenuto digitale, adottato da numerose aziende di software, produttori di fotocamere e piattaforme online. Grazie a questo standard, sarà possibile verificare con maggiore certezza la provenienza dei contenuti e creare una traccia digitale che permetta di sapere chi li ha creati e come sono stati modificati.
OpenAI ha già iniziato a implementare la tecnologia C2PA sulle immagini generate dal suo modello DALL·E 3, inclusi quelle create all’interno di ChatGPT e OpenAI API. L’obiettivo è di estendere questa tecnologia anche ai nuovi prodotti, come il modello di generazione video Sora.
Oltre all’adesione a C2PA, OpenAI sta sviluppando altre tecnologie per aiutare a identificare e autenticare i contenuti generati dai propri strumenti. Tra queste vi sono watermark invisibili e classificatori di rilevamento, progettati per resistere alle manomissioni e per offrire un modo affidabile di verificare se un contenuto proviene da strumenti generativi di OpenAI.
Con questi sviluppi, OpenAI spera di contribuire a creare un ambiente online più sicuro e trasparente, dove utenti e ricercatori possano avere fiducia nei contenuti che vedono e ascoltano.