Vittorio Di Tomaso Partner at H-FARM InnovationPartner espone sue riflessioni sulla decisione del Garante della Privacy.
Il Garante della Privacy italiano ha recentemente deciso di avviare un’indagine su ChatGPT, il modello di intelligenza artificiale di OpenAI, per la raccolta e l’uso dei dati personali degli utenti. La decisione è stata motivata da tre argomenti principali: ChatGPT raccoglie dati personali senza specificarne correttamente i fini; dice cose non vere sulle persone, violando la loro privacy; e fa male ai bambini.
Il primo argomento sembra essere di natura tecnica e giuridica, ma potrebbe avere conseguenze importanti per il futuro della tecnologia. Se ChatGPT viola il GDPR, sarà necessario trovare una soluzione. Tuttavia, l’argomento sulla verità delle informazioni fornite da ChatGPT apre a conseguenze molto più ampie e complesse. Secondo la delibera del Garante, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto. Se un sistema che fornisce informazioni personali inesatte viola il GDPR, ci si potrebbe trovare nella paradossale situazione di dover spegnere internet, la stampa, la radio e la televisione.
La decisione del Garante sulla protezione dei minori dalle tecnologie che potrebbero danneggiarli è importante, ma dovrebbe anche indurre a riflettere sulla necessità di proteggere i cittadini in generale dalle conseguenze negative delle nuove tecnologie. ChatGPT rappresenta solo uno degli strumenti che potrebbero esporre la popolazione a tecnologie la cui sicurezza non è stata verificata. Ad esempio, TikTok è stato oggetto di preoccupazione per la sua capacità di influenzare i giovani, ma ci sono molti altri esempi di tecnologie che potrebbero avere effetti negativi sulla salute mentale e fisica degli utenti.
La discussione sulla protezione dei cittadini dalle conseguenze negative delle nuove tecnologie è un argomento fondamentale che dovrebbe essere affrontato a livello normativo e procedurale. La decisione del Garante rappresenta un passo importante in questa direzione, ma ci sono ancora molte questioni da risolvere. Ad esempio, cosa fare con i generatori di immagini o la chat di Bing? E cosa succederà nei paesi europei? Vietare tutto dappertutto sarebbe la soluzione giusta?
ChatGPT rappresenta un modo nuovo e interessante di utilizzare l’intelligenza artificiale, ma è importante che la conversazione pubblica sul suo ruolo nella società, nelle organizzazioni e nelle relazioni personali sia aperta e inclusiva. Non possiamo impedire lo sviluppo della tecnologia, ma dobbiamo garantire che venga utilizzata in modo sicuro e responsabile.
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