Il Giappone ha annunciato di ampliare le restrizioni sulle esportazioni di 23 tipologie di tecnologie di produzione di chip, tra cui apparecchiature utilizzate per la trasformazione del silicio in chip attraverso le fasi di pulizia, deposizione, annealing, litografia, incisione e test. Circa 10 aziende giapponesi, tra cui il principale produttore di attrezzature per chip Tokyo Electron Ltd, dovranno ottenere delle licenze per spedire una gamma di attrezzature più ampia del previsto. La mossa di Tokyo segue mesi di pressioni da parte degli Stati Uniti per convincere il Giappone a unirsi a loro nel limitare le spedizioni di strumenti per la produzione di chip in Cina. Tuttavia, il Giappone e i Paesi Bassi hanno cercato di tracciare una via di mezzo tra le due superpotenze. Il Ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese Yasutoshi Nishimura ha sottolineato che i controlli sulle esportazioni non sono stati coordinati con gli Stati Uniti e non costituiscono un divieto, ma sono applicati a tutte le regioni e non hanno come obiettivo di colpire un Paese specifico.
Il Giappone ha comunque fatto una distinzione tra i Paesi considerati partner commerciali preferenziali, come Taiwan e Singapore, che potrebbero continuare a importare senza licenza, e i Paesi come la Cina, per i quali le spedizioni di attrezzature limitate richiederanno il parere dei funzionari di controllo delle esportazioni. L’annuncio giapponese giunge in un momento di alta tensione internazionale, con la visita del ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi in Cina, la prima in più di tre anni, e la visita del presidente taiwanese Tsai Ing-wen negli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti stanno cercando di creare, con l’aiuto dei Paesi Bassi e del Giappone, un blocco globale per impedire alla Cina di accedere all’equipaggiamento chiave ora essenziale per produrre i chip più avanzati utilizzati nella tecnologia quantistica, nelle reti wireless avanzate e nell’intelligenza artificiale. Il successo delle nuove restrizioni dipenderà dalla loro effettiva applicazione. Se il Giappone rifiuta di approvare alcuna licenza, ciò potrebbe rappresentare un duro colpo per i produttori di attrezzature per chip del Paese e anche per la Cina, ha affermato l’analista di Morningstar Kazunori Ito.
Il blocco globale alle esportazioni di attrezzature per la produzione di chip rappresenta un modo per gli Stati Uniti di frenare la tecnologica