L’intelligenza artificiale rischia di sostituire molti lavoratori entro i prossimi dieci anni, con una previsione di sostituzione da parte di sistemi di intelligenza artificiale di 300 milioni di lavoratori in tutto il mondo.
È quanto emerge da uno studio di Goldman Sachs, riportato dal Financial Times nell’articolo di Open “Con l’intelligenza artificiale addio a 300 milioni di posti di lavoro, lo studio di Goldman Sachs: quali ruoli rischiano di più“, che ha esaminato gli effetti dell’automazione sull’economia globale. Secondo il rapporto, l’adozione di sistemi di intelligenza artificiale generativa avrà un impatto macroeconomico significativo e potrebbe aumentare il prodotto interno lordo globale del 7% nei prossimi 10 anni.
Tuttavia, la sostituzione di lavoratori da parte dell’AI potrebbe avere un effetto negativo sulle persone coinvolte.
La ricerca ha anche rivelato che circa due terzi dei lavori attuali sono esposti a un certo grado di automazione e che i lavori più a rischio sono quelli amministrativi e legali, bancari e finanziari.
Solo il 5% circa dei lavori attuali potrebbe essere completamente sostituito dall’intelligenza artificiale, secondo i dati e le tecnologie attualmente disponibili. È probabile che gli operai, gli artigiani, i lavoratori del settore edile, della ristorazione e delle manutenzioni (come carpentieri, imbianchini e idraulici) rimarranno meno esposti alla sostituzione da parte dell’AI.