OpenAI, la società americana che gestisce ChatGPT, la grande intelligenza artificiale che risponde alle domande degli utenti su diverse piattaforme, tra cui Twitter, è stata colpita da una limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani, imposta dal Garante per la protezione dei dati personali, a seguito della mancanza di una informativa adeguata e di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione dei dati personali degli utenti.
Secondo il provvedimento, il Garante ha riscontrato la mancanza di un’informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali.
L’Autorità ha inoltre avviato un’istruttoria per approfondire l’attività di OpenAI e verificare se siano state rispettate le normative sulla privacy. Il Garante ha dichiarato che l’obiettivo principale è proteggere i diritti degli utenti e garantire il rispetto della disciplina sulla privacy.
Il caso è stato sollevato in seguito alle preoccupazioni dei cittadini riguardo alla raccolta e alla conservazione dei dati personali da parte di ChatGPT e di altre intelligenze artificiali, utilizzate sempre più spesso nelle interazioni quotidiane con la tecnologia. L’IA, infatti, è in grado di raccogliere informazioni dettagliate sugli utenti e utilizzarle per fornire risposte più precise alle loro domande.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha quindi deciso di intervenire per garantire la tutela dei dati personali degli utenti italiani e per fare chiarezza sulle normative che devono essere rispettate dalle aziende che gestiscono intelligenze artificiali.
Il provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali rappresenta un importante passo avanti nella protezione della privacy degli utenti e nella regolamentazione dell’uso dell’intelligenza artificiale. La questione della privacy è sempre più centrale nelle interazioni quotidiane con la tecnologia e le autorità competenti stanno attivamente lavorando per garantire il rispetto delle normative e dei diritti degli utenti.
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“La tecnologia esponenziale AI e il futuro della nostra interazione sociale“