Google ha annunciato durante la conferenza degli sviluppatori I/O 2023 che il suo chatbot, Bard, sarà disponibile in 180 Paesi. Tuttavia, l’Europa e la Germania rimangono esclusi. Il motivo di questa esclusione è la normativa sulla protezione dei dati, la DSGVO, in vigore in molti Paesi europei, che impedisce a Google di offrire Bard in queste regioni.
Secondo quanto dichiarato dal chatbot di Google, la DSGVO regolamenta il trattamento dei dati personali degli utenti europei, indicando come i servizi online debbano gestirli e quali dati siano consentiti di raccogliere. Google, non potendo ancora garantire la conformità alle normative europee, ha deciso di escludere l’Europa dalla disponibilità di Bard.
Google sta lavorando per rendere Bard fruibile anche in Europa, ma al momento ci sono altre licenze e certificazioni che devono essere acquisite per il suo funzionamento. Nel frattempo, gli utenti europei possono accedere a Bard solo tramite una VPN, che consente l’accesso ai Paesi in cui il chatbot è disponibile.
Mentre Google Bard teme l’Europa, Microsoft Bing-Chatbot, basato su GPT-4 di OpenAI, è disponibile senza restrizioni anche in Germania e in altri Paesi europei. Inoltre, il chatbot di Microsoft può essere utilizzato anche in lingua tedesca, mentre Bard di Google richiederà ancora del tempo prima di essere disponibile in lingua tedesca.
Se sei curioso di provare Bard, ci sono numerose opzioni di VPN disponibili, sia gratuite che a pagamento, tra cui Proton VPN, Privado VPN e la VPN integrata di browser come Opera. Con un po’ di sforzo e l’aiuto di una VPN, potrai provare il nuovo chatbot di Google, che, nonostante le restrizioni, è stato lanciato con grande entusiasmo in tutto il mondo.