Hey @AnthropicAI: I get you're hungry for data. Claude is really smart! But do you really need to hit our servers a million times in 24 hours?
— Kyle Wiens (@kwiens) July 24, 2024
You're not only taking our content without paying, you're tying up our devops resources. Not cool.
Kyle Wiens, fondatore e CEO di iFixit, ha recentemente sollevato una questione scottante su Twitter riguardo all’uso intensivo dei server della sua azienda da parte di AnthropicAI. Secondo Wiens, Claude, il modello di intelligenza artificiale sviluppato da AnthropicAI, ha effettuato un milione di richieste ai server di iFixit in un periodo di 24 ore. Questa enorme mole di richieste ha non solo sovraccaricato le risorse di devops dell’azienda, ma ha anche sollevato questioni riguardanti l’uso non autorizzato dei contenuti di iFixit.
Nel suo tweet, Wiens ha esposto il problema in modo chiaro e diretto, accusando AnthropicAI di sfruttare i loro dati senza alcun compenso e di mettere a dura prova l’infrastruttura tecnica dell’azienda. “Capisco che siete affamati di dati. Claude è davvero intelligente! Ma avete davvero bisogno di colpire i nostri server un milione di volte in 24 ore?” ha scritto Wiens, aggiungendo che il comportamento di AnthropicAI non è accettabile e danneggia le risorse di iFixit.
Wiens ha anche evidenziato che qualsiasi richiesta ai loro server avrebbe dovuto rispettare i termini di servizio di iFixit, che vietano esplicitamente l’uso dei loro contenuti senza autorizzazione. Nel suo tweet di follow-up, ha invitato AnthropicAI a discutere di un eventuale accordo di licenza per l’uso commerciale dei contenuti di iFixit. Questa situazione mette in luce le sfide crescenti che le aziende tecnologiche devono affrontare in un mondo sempre più dipendente dall’intelligenza artificiale e dalla gestione dei dati.
Il tweet di Wiens ha ottenuto un’ampia risonanza sui social media, con oltre 1,6 milioni di visualizzazioni, segno che la questione dell’uso etico dei dati è di grande interesse per il pubblico. Rimane da vedere come AnthropicAI risponderà alle accuse e se le due aziende riusciranno a trovare un accordo soddisfacente per entrambe le parti.