Al Festival Fringe di Edimburgo nell’agosto del 2023, venti comici professionisti hanno partecipato a workshop di tre ore intitolati “AI x Comedy”. L’iniziativa mirava a esplorare l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nel processo creativo comico, utilizzando grandi modelli linguistici (LLM) durante sessioni di scrittura comica. I partecipanti hanno inoltre completato un questionario di interazione uomo-computer per valutare l’indice di supporto alla creatività dell’AI come strumento di scrittura, e hanno preso parte a un focus group per discutere le loro motivazioni e processi di utilizzo dell’AI, insieme alle preoccupazioni etiche riguardanti bias, censura e copyright.
I comici hanno espresso preoccupazioni riguardo alle strategie di moderazione esistenti, notando che i filtri di sicurezza e i modelli linguistici addestrati per rispettare le istruzioni spesso rinforzano punti di vista egemonici, eliminando le prospettive dei gruppi minoritari, che hanno definito come una forma di censura. Nonostante ciò, la maggior parte dei partecipanti ha ritenuto che gli LLM non riuscissero come strumenti di supporto alla creatività, producendo troppi cliché comici privi di originalità, paragonandoli a “materiale comico da crociera degli anni ’50, ma un po’ meno razzista”.
Lo studio amplia la ricerca sulla sottile differenza tra discorsi dannosi e linguaggio “offensivo” come pratica di resistenza e satira. Inoltre, interroga l’allineamento globale dei valori dietro tali modelli linguistici, discutendo l’importanza dell’allineamento dei valori basato sulla comunità e della proprietà dei dati per costruire strumenti di AI che rispondano meglio alle esigenze degli artisti.
Il workshop ha evidenziato le potenzialità e le limitazioni dell’AI nella creazione comica, aprendo la strada a future esplorazioni su come questi strumenti possono essere migliorati per supportare veramente la creatività artistica.