L’Università di Pisa, prima in Italia, avvia una partnership strategica con OpenAI per integrare l’intelligenza artificiale nelle sue attività accademiche e amministrative. L’accordo è il culmine di un anno di utilizzo delle tecnologie OpenAI, tra cui ChatGPT Edu, una piattaforma progettata per le università, che l’ateneo ha adottato per migliorare l’esperienza didattica e favorire la ricerca innovativa.
Antonio Cisternino, presidente del Sistema Informatico d’Ateneo, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione per esplorare nuove possibilità nell’uso dell’IA: “Abbiamo deciso di entrare nel programma universitario per testare in anteprima prodotti come Canvas e per rafforzare la nostra posizione nel campo dell’intelligenza artificiale.” Questa visione proattiva pone l’Università di Pisa accanto a prestigiosi atenei come Harvard e Oxford nella sperimentazione di soluzioni IA su scala globale.
Durante l’evento mondiale OpenAI sull’educazione, Cisternino ha partecipato con rappresentanti della CRUI, discutendo delle potenzialità dell’IA nella formazione accademica. Leah Belsky, General Manager per l’Educazione presso OpenAI, ha commentato: “È entusiasmante vedere l’Università di Pisa pioniera nell’utilizzo dell’IA per un impatto positivo nell’istruzione.”
Questo impegno non è limitato alla didattica. Pisa ha infatti lanciato Oraculum/Sibylla, un sistema open-source per la gestione della conoscenza, e progetti di ricerca come il GoodAI-Labs, un centro che studia l’intelligenza artificiale etica e trasparente, sviluppato con il supporto del PNRR. Come coordinatore del progetto nazionale Human-Centred AI, l’Università di Pisa punta a creare un ecosistema di IA centrato sull’uomo e sicuro.
Questa alleanza con OpenAI segna un nuovo capitolo per l’Università di Pisa, che si propone come modello per l’utilizzo dell’IA nell’istruzione superiore.