Un nuovo modello AI cinese per la generazione video open source ha suscitato interesse internazionale, ma solleva dubbi sulla libertĂ di espressione.
La startup cinese Sand AI ha rilasciato un modello di intelligenza artificiale open source per la generazione automatica di video, ottenendo consensi da figure di spicco come Kai-Fu Lee, ex direttore fondatore di Microsoft Research Asia e attuale investitore di riferimento nell’ecosistema tech asiatico.
Il modello, accessibile al pubblico e distribuito con licenza aperta, promette di democratizzare la creazione video attraverso l’intelligenza artificiale, aprendo nuove opportunitĂ in ambito creativo, educativo e comunicativo. Tuttavia, un’inchiesta di TechCrunch ha evidenziato che la versione ospitata del modello applica meccanismi di censura, oscurando o rifiutando immagini che potrebbero risultare politicamente sensibili o controverse per le autoritĂ regolatorie cinesi.
Secondo i test effettuati, contenuti con riferimenti a temi come proteste, simboli politici o eventi storici delicati non vengono generati, suggerendo una forma di filtraggio automatizzato coerente con le direttive governative cinesi in materia di contenuti digitali. Sand AI non ha rilasciato commenti ufficiali, ma fonti vicine all’azienda parlano di un bilanciamento tra apertura tecnologica e conformitĂ normativa.
La questione solleva interrogativi etici e legali sulla vera natura dell’open source in contesti regolamentati, e su quanto la libertà di creazione possa essere garantita all’interno di infrastrutture controllate.
Approfondimento cronologico
- 2017: La Cina annuncia il piano nazionale sull’IA per diventare leader globale entro il 2030 – fonte
- 2022: Inasprimento delle leggi sui contenuti algoritmici da parte della Cyberspace Administration of China – fonte
- 2024: Emergenza di modelli AI cinesi open source come Qwen e InternLM – fonte
Consigli di lettura
- La censura nell’IA generativa cinese – MIT Technology Review
- Open source e libertà creativa: dove si ferma l’etica? – Brookings
Abstract: Pro e rischi etici
Pro: democratizzazione della creazione video, accesso aperto alla tecnologia, stimolo all’innovazione.
Rischi: censura mascherata, rischio di manipolazione narrativa, falsi presupposti di trasparenza.
Futuro: possibile standardizzazione di modelli “ibridi”, tra apertura e controllo, con effetti sulle dinamiche sociali e sulla fiducia pubblica nelle tecnologie AI.
