Il colosso giapponese, sostenuto dallo Stato, avvia la produzione pilota di chip a 2 nm. Obiettivo: produzione di massa nel 2027 e ritorno alla leadership tecnologica.
Rapidus, società giapponese fondata nel 2022 e supportata dal governo, ha avviato la produzione pilota di chip da 2 nanometri nel suo nuovo impianto a Hokkaido. L’annuncio, avvenuto il 2 aprile, segna un passo fondamentale verso la produzione in serie prevista per il 2027, in linea con i livelli tecnologici di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), attuale leader globale.
I chip da 2 nm rappresentano un punto di svolta per applicazioni critiche come l’intelligenza artificiale e la guida autonoma, grazie alla loro maggiore efficienza e densità di transistor. Il Giappone, fermo da anni a tecnologie a 40 nm, mira così a colmare il divario grazie alla collaborazione strategica con IBM e a ingenti investimenti pubblici: 802,5 miliardi di yen di nuovi fondi, per un totale di 1,7 trilioni di yen.
Il CEO Atsuyoshi Koike ha sottolineato la difficoltĂ della sfida tecnologica, ma ha definito il lancio della linea pilota come “cruciale per il futuro del Giappone”. Anche il ministro dell’Industria Yoji Muto ha ribadito l’importanza strategica dei semiconduttori per la sicurezza economica nazionale in un contesto di competizione globale sempre piĂą accesa.
Se il progetto avrĂ successo, il governo punta a triplicare le vendite di chip domestici entro il 2030, raggiungendo i 15 trilioni di yen.
Fonti affidabili:
• Japan Times
• Ministero giapponese dell’Industria
• IBM Newsroom – Partnership con Rapidus
Approfondimenti:
• TSMC: strategie globali e nuovi impianti
• AI e chip: un binomio strategico
Conclusioni – Pro e rischi
âś…Â Pro: rilancio industriale giapponese, innovazione tecnologica, autonomia strategica.
⚠️ Rischi: forte concorrenza globale, dipendenza da fondi pubblici, ritardi produttivi potenziali
