Il quantum computing promette rivoluzioni nella potenza di calcolo, ma per la cybersecurity è un campanello d’allarme. Gli esperti avvertono: gli algoritmi crittografici oggi ritenuti sicuri potrebbero crollare in poche ore. IBM e NIST lavorano a standard post-quantum per evitare il collasso della sicurezza digitale.
Il quantum computing è spesso celebrato come il futuro dell’informatica, ma dietro le prospettive di progresso si cela un rischio senza precedenti per la cybersecurity. Secondo gli esperti, la capacità dei computer quantistici di processare calcoli complessi in parallelo potrebbe scardinare gli attuali sistemi di crittografia, esponendo dati sensibili a nuove minacce.
Al Cybertech Europe 2025 di Roma, Cristiano Tito, Cyber Security Services Portfolio Lead di IBM, ha spiegato a Wired: “Gli algoritmi che oggi consideriamo sicuri verranno spazzati via. Non abbiamo molto tempo per prepararci”.
Il pericolo immediato è il modello “harvest now, decrypt later”: i criminali informatici potrebbero raccogliere oggi enormi quantità di dati crittografati, in attesa di decifrarli quando avranno accesso al quantum computing. Ciò riguarda password, numeri di carte di credito e archivi sensibili già trafugati negli anni.
Per contrastare la minaccia, IBM e il NIST (National Institute of Standards and Technology) stanno sviluppando algoritmi di crittografia post-quantum (PQC). Quattro soluzioni sono giĂ state selezionate come potenzialmente affidabili, tre delle quali firmate IBM.
Oltre alla crittografia, l’effetto combinato tra quantum computing e intelligenza artificiale potrebbe moltiplicare la potenza degli attacchi informatici. “Quando l’AI avrà a disposizione i computer quantistici assisteremo a un’escalation senza precedenti”, ha dichiarato Tito.
La corsa agli standard di sicurezza è quindi già in atto, ma la finestra temporale per agire si restringe.
Approfondimento e cronologia
- 2016 – Google annuncia i primi progressi nel quantum computing.
- 2019 – IBM lancia Quantum System One, il primo computer quantistico commerciale.
- 2022 – Il NIST avvia il processo di standardizzazione degli algoritmi post-quantum.
- 2025 – Al Cybertech Europe, IBM avverte della necessità di adottare PQC.
📎 Fonti ufficiali:
- NIST – Post-Quantum Cryptography Standardization
- IBM Quantum Security
- ENISA – European Union Agency for Cybersecurity
Consigli di approfondimento
- “Post-Quantum Cryptography: Preparing for the Future” – ENISA
- “Quantum Computing and Cybersecurity” – World Economic Forum
- “National Security Memorandum on Quantum-Resistant Cryptography” – Casa Bianca (2022)
Abstract
Il quantum computing rappresenta una svolta tecnologica ma anche un grave rischio per la sicurezza digitale. Se da un lato offre progressi in medicina, scienza e AI, dall’altro minaccia di rendere obsoleti gli attuali sistemi di crittografia, con conseguenze dirette su privacy, finanza e infrastrutture critiche. I pro sono legati a innovazione e capacità di calcolo senza precedenti; i rischi riguardano la vulnerabilità immediata dei dati e l’escalation degli attacchi informatici. La transizione verso la crittografia post-quantum sarà cruciale per evitare un collasso della fiducia digitale e preservare la stabilità sociale.







