l 18 ottobre 2024, Penguin Random House (PRH), il maggiore editore commerciale al mondo, ha annunciato modifiche significative alla sua politica di copyright, mirate a proteggere la proprietà intellettuale degli autori. Il nuovo linguaggio, ora presente nelle pagine di copyright di tutti i titoli, stabilisce che “nessuna parte di questo libro può essere utilizzata o riprodotta per la formazione di tecnologie o sistemi di intelligenza artificiale”.
Questa mossa arriva in un contesto di crescente preoccupazione riguardo all’uso illecito di opere pubblicate per addestrare modelli linguistici di intelligenza artificiale. Negli Stati Uniti, numerosi casi di violazione del copyright sono emersi, evidenziando come aziende tecnologiche abbiano sfruttato grandi quantità di libri piratati. PRH è il primo tra i cinque maggiori editori anglofoni a compiere tale modifica, segnalando un cambiamento significativo nella sua strategia di protezione.
Tom Weldon, amministratore delegato di PRH UK, ha dichiarato che l’azienda “difenderà vigorosamente la proprietà intellettuale appartenente ai nostri autori”. La Society of Authors ha accolto positivamente l’aggiornamento, sottolineando l’importanza di adottare formulazioni chiare per evitare l’uso delle opere nel contesto dell’IA senza il consenso degli autori. Sebbene il cambiamento sia un passo avanti, esperti del settore avvertono che è necessario rivedere anche i contratti con gli autori per garantire una protezione adeguata.
In un panorama editoriale in rapida evoluzione, la questione del copyright e dell’IA rimane cruciale, con PRH che spera di ispirare altre case editrici a seguire il suo esempio.