OpenAI, la società americana che ha sviluppato ChatGPT, ha avuto un incontro virtuale con il Garante Privacy italiano per discutere delle criticità rilevate dall’Autorità in merito alla protezione dei dati personali degli utenti italiani.
All’incontro hanno partecipato i membri del Collegio del Garante, il CEO di OpenAI Sam Altman, il Deputy General Counsel della società, Che Chang, la responsabile Public Policy Anna Makanju e l’Associate General Counsel Ashley Pantuliano.
OpenAI ha espresso la propria volontà di collaborare con l’Autorità italiana per risolvere le problematiche emerse, pur sottolineando di rispettare le norme in materia di protezione dei dati personali.
Il Garante ha ribadito l’importanza di rispettare le normative a tutela dei dati personali dei cittadini italiani ed europei, senza però frenare lo sviluppo dell’AI e dell’innovazione tecnologica.
OpenAI si è impegnata a rafforzare la trasparenza nell’uso dei dati personali degli interessati, ad adottare meccanismi efficaci per l’esercizio dei diritti degli utenti e a garantire la tutela dei minori.
Entro oggi, la società statunitense invierà al Garante un documento con le misure che rispondono alle richieste dell’Autorità.
Il Garante si riserva di valutare attentamente le misure proposte dalla società e di adottare eventuali provvedimenti in merito.
L’impegno di OpenAI rappresenta un passo avanti per la tutela dei diritti dei cittadini italiani e l’uso responsabile dell’AI.