OpenAI sviluppa un agente di intelligenza artificiale in grado di automatizzare lo sviluppo software. Focus su infrastruttura e intelligenza emotiva.
Durante una conferenza organizzata da Goldman Sachs, la CFO di OpenAI Sarah Friar ha annunciato A-SWE, un agente di intelligenza artificiale progettato per sostituire completamente gli ingegneri del software. Il sistema, terzo della linea agentica di OpenAI dopo Deep Research e Operator, è capace di sviluppare app, gestire QA, debugging e documentazione tecnica.
A-SWE rappresenta un passo decisivo nella strategia agentica della società, che punta a sistemi autonomi in grado di agire per conto degli utenti. Questo approccio segue la scia di Devin, l’agente rilasciato da Cognition AI, ma mira a un’integrazione olistica delle funzioni ingegneristiche.
Parallelamente, OpenAI sta investendo 500 miliardi di dollari nel progetto Stargate per costruire data center dedicati all’addestramento IA, in partnership con SoftBank, Oracle, MGX e altri big tech. L’obiettivo è garantire autonomia infrastrutturale e capacità di calcolo, evitando i ritardi che hanno ostacolato il lancio di Sora, il modello video generativo.
Il nuovo modello GPT-4.5 è stato addestrato con un focus sull’intelligenza emotiva (EQ), rendendolo più adatto a compiti creativi come design e scrittura, oltre che alla pura elaborazione tecnica.
Tuttavia, crescono i timori per l’impatto occupazionale. Un report di PYMNTS Intelligence segnala che oltre il 50% dei lavoratori percepisce l’IA come una minaccia concreta ai posti di lavoro.
📌 Cronologia e approfondimenti
- Marzo 2024 – Cognition AI lancia Devin, primo agente IA per ingegneria software: cognition-labs.com
- Gennaio 2025 – Annuncio del progetto Stargate: softbank.jp
- Rapporto PYMNTS Intelligence (2025) – Analisi sull’impatto generazionale dell’IA: pymnts.com
📚 Consigli di lettura
- Pymnts
- “Agentic AI: cosa sono e come funzionano”
- “Il futuro degli sviluppatori nell’era dell’IA”
📌 Abstract – Pro e rischi
Il lancio di A-SWE segna una svolta nel lavoro software, con potenziale incremento della produttività e riduzione dei costi. Tuttavia, il rischio di disoccupazione tecnologica è reale, così come la necessità di regolamentazioni per evitare abusi. L’uso di modelli con EQ solleva questioni etiche sulla manipolazione e l’empatia simulata. In prospettiva, si profila una nuova interazione sociale uomo-macchina, che richiederà adattamento normativo, culturale e professionale.
