Il modello di editing immagini Nano Banana di Gemini 2.5 Flash, giĂ utilizzato per oltre 5 miliardi di creazioni, sarĂ presto integrato in Ricerca Google, NotebookLM e Google Foto.
Google ha annunciato l’estensione di Nano Banana, il suo modello avanzato di intelligenza artificiale per l’editing visivo, a nuovi prodotti della sua suite. Presentato ad agosto, Nano Banana è stato accolto con entusiasmo dagli utenti dell’app Gemini, che hanno già generato più di cinque miliardi di immagini.
Con l’integrazione in Google Search, gli utenti potranno scattare una foto o caricarne una tramite Google Lens e trasformarla istantaneamente grazie all’IA, semplicemente toccando la nuova modalità Crea nell’app di Google per Android e iOS.
In NotebookLM, lo strumento potenzierĂ le panoramiche video introducendo sei nuovi stili (tra cui acquerello e anime), oltre a illustrazioni generate dalle fonti e al nuovo formato Brief, pensato per fornire sintesi rapide e mirate.
Infine, nelle prossime settimane, Google Foto riceverà l’aggiornamento, offrendo agli utenti strumenti sempre più intuitivi per arricchire e trasformare i propri ricordi visivi.
Approfondimento: cronologia collegata
- Agosto 2025 – Google presenta Nano Banana di Gemini 2.5 Flash.
- Ottobre 2025 – L’integrazione viene annunciata per Ricerca Google e NotebookLM.
- Prossime settimane – Rilascio ufficiale anche su Google Foto.
Fonti affidabili:
- Google Blog ufficialeÂ
- Supporto Google Lens
- NotebookLM – Google Research
Consigli di approfondimento
- AI e creativitĂ visiva: linee guida etiche UE
- Rapporto UNESCO sull’impatto dell’IA nella cultura
Abstract
L’arrivo di Nano Banana in Ricerca, NotebookLM e Foto rappresenta un passo verso una democratizzazione dell’editing AI, rendendo strumenti avanzati accessibili a milioni di utenti. I vantaggi includono creatività diffusa, maggiore accessibilità e nuove modalità di apprendimento visivo. Tuttavia, emergono rischi etici e sociali, come la possibile diffusione di contenuti manipolati, la perdita di autenticità delle immagini e la necessità di trasparenza e governance per evitare usi impropri. Le conseguenze future potrebbero ridefinire il concetto stesso di immagine come testimonianza visiva, con profonde ricadute sulla società e sulla fiducia nell’informazione.







