Il settore BPO africano potrebbe perdere oltre il 40% dei posti a causa dell’IA. Servono competenze AI e investimenti formativi per affrontare la trasformazione.
Secondo uno studio di Caribou Digital e Mastercard Foundation, l’automazione alimentata dall’intelligenza artificiale potrebbe cancellare fino al 40% dei posti di lavoro nel settore dell’outsourcing tecnologico africano (BPO e ITES), che entro il 2028 varrà 35 miliardi di dollari. Attualmente, circa un milione di africani è impiegato nel settore, con una crescita prevista fino a 1,8 milioni di nuovi posti.
Le attività più esposte all’automazione sono finanza, contabilità e customer service, mentre solo lo 0,1% dei ruoli – quelli più tecnici – risulta resiliente. Le donne, più presenti nei ruoli junior, rischiano in misura maggiore (10% in più).
Nonostante i rischi, molti lavoratori stanno già integrando strumenti come ChatGPT e Copilot per aumentare l’efficienza, suggerendo una trasformazione, più che una scomparsa, del lavoro. Secondo Rodwell Mangisi (Mastercard Foundation), “l’Africa può guidare l’evoluzione dell’IA, se investe in competenze e inclusione”.
Al Global AI Summit di Kigali, è stato lanciato l’Africa AI Fund da 60 miliardi per potenziare infrastrutture e ricerca. La Cina, partner chiave, forma milioni di africani e rafforza la cooperazione tecnica.
📌 Approfondimento:
IA e lavoro in Africa – Cronologia e fonti:
- Caribou Digital & Mastercard Foundation report (2025)
- Rapporto ONU su IA e Sud Globale (aprile 2025)
- Global AI Summit Africa – Ruanda (aprile 2025)
- Forum Cina-Africa e cooperazione AI
- Coingeek
🔍 Consigli di approfondimento:
- Lavoro e IA nei Paesi emergenti – McKinsey
- Come preparare i giovani africani all’IA – World Economic Forum
- Etica dell’IA e Sud Globale – UNESCO
📘 ABSTRACT | Pro e rischi etici e sociali
Pro:
- Potenziamento della produttività grazie all’uso di IA.
- Nuove opportunità in ruoli tecnici e specializzati.
- Investimenti internazionali e cooperazione (es. Cina).
Rischi:
- Perdita massiva di lavoro nei ruoli junior.
- Ampliamento del divario digitale e di genere.
- Dipendenza tecnologica da attori esterni.
Conseguenze future:
Una transizione positiva richiede politiche inclusive, formazione continua e infrastrutture AI locali. L’IA può diventare un motore di sviluppo solo se governata eticamente.
