L’iniziativa dell’università pubblica californiana di integrare l’intelligenza artificiale nei programmi didattici solleva interrogativi sull’autonomia intellettuale e sull’etica dell’apprendimento.
Con oltre 460.000 studenti e 63.000 dipendenti, la California State University (CSU) ha annunciato un’iniziativa ambiziosa per diventare il più grande sistema universitario al mondo basato sull’intelligenza artificiale. Una decisione che, sebbene elogiata da esponenti politici come il governatore Gavin Newsom, solleva critiche crescenti nel mondo accademico.
Secondo il professor emerito Mark R. Stoner, l’adozione di strumenti come ChatGPT rischia di sostituire le fondamenta del pensiero critico, trasformando le università in fabbriche di manodopera qualificata per l’industria tech californiana, piuttosto che in fucine di coscienza e creatività.
Stoner avverte che l’uso dell’IA, se non accompagnato da una solida formazione sull’integrità accademica, può generare contenuti fuorvianti o falsi, come dimostrato da un suo esperimento sul quilling artistico. Inoltre, esperti come Cynthia Desrochers sottolineano l’urgenza di sviluppare le competenze critiche prima di delegare qualsiasi processo cognitivo alla tecnologia.
Le ricerche sull’impatto effettivo dell’IA sull’apprendimento sono ancora scarse e inconcludenti. Affidarsi a promesse aziendali senza solide basi scientifiche, secondo Stoner, è un rischio per l’istruzione pubblica. Il timore è che l’educazione universitaria perda il suo valore umano e trasformativo, riducendosi a una preparazione tecnica standardizzata.
Approfondimento
Cronologia dei fatti:
- Marzo 2025: Annuncio ufficiale della CSU sull’iniziativa IA – CSU press release
- Studi accademici recenti: Brookings Institution e EDUCAUSE hanno pubblicato ricerche contrastanti sull’uso dell’IA nell’istruzione superiore .
Consigli di approfondimento:
Abstract: Pro e rischi dell’integrazione IA nell’istruzione
Pro:
- Accesso equo a tecnologie avanzate
- Supporto all’elaborazione di grandi volumi di dati
- Personalizzazione dei percorsi formativi
Rischi etico-sociali:
- Erosione della capacità critica e riflessiva degli studenti
- Affidamento eccessivo a fonti potenzialmente inaccurate
- Mercificazione dell’istruzione pubblica
Possibili conseguenze:
- Crescente disuguaglianza cognitiva tra chi pensa e chi delega
- Tensioni tra logica educativa e logica industriale
- Necessità urgente di una governance accademica sull’uso dell’IA
