Una nuova pubblicazione del NAM evidenzia i benefici e i rischi dell’uso dell’intelligenza artificiale generativa nella medicina.
L’intelligenza artificiale generativa potrebbe trasformare radicalmente il sistema sanitario, ma la sua adozione richiede attenzione, collaborazione e responsabilità. È quanto afferma una pubblicazione speciale della National Academy of Medicine (NAM), diffusa il 10 aprile 2025, che invita a una governance condivisa tra stakeholder per un’integrazione sicura ed equa.
Queste tecnologie, capaci di generare testi, immagini e dati da modelli preesistenti, offrono vantaggi rilevanti: supporto alla diagnosi, accelerazione nella scoperta di farmaci, semplificazione della comunicazione medico-paziente. Tuttavia, comportano anche rischi significativi, tra cui la protezione dei dati, bias, errori informativi e decisioni algoritmiche non trasparenti.
Per garantire un uso etico, la pubblicazione propone linee guida chiare, una formazione obbligatoria per gli operatori sanitari e test periodici dei modelli in contesti reali. Fondamentale, sottolinea il gruppo di esperti guidato dal cardiologo Thomas M. Maddox, è anche una supervisione continua e multilivello, inclusa la creazione di framework di governance.
Victor J. Dzau, presidente della NAM, sottolinea come l’IA generativa possa aumentare la capacità dei medici di offrire cure personalizzate, ma non senza una riflessione profonda su privacy, equità e ruolo del giudizio umano. La pubblicazione si presenta dunque come una roadmap per un’implementazione responsabile che tuteli pazienti, professionisti e l’intero ecosistema sanitario.
Cronologia e fonti per approfondire:
• NAM – Comunicato ufficiale
• Nationalacademies
• AI in Healthcare – NIH
• Pubblicazione integrale NAM (PDF)
• OMS – Etica dell’IA in medicina
Consigli di lettura:
• Etica e intelligenza artificiale in medicina – The Lancet
• AI e bias nei modelli linguistici – Nature Medicine
• Governance algoritmica nella sanità – Brookings Institution
Abstract – Pro e rischi etici e sociali:
L’IA generativa offre vantaggi concreti nella riduzione del carico medico, nella semplificazione delle cure e nella scoperta scientifica. Tuttavia, senza un’adeguata governance, rischia di amplificare disuguaglianze, compromettere la privacy e sostituire il giudizio umano. Le sue applicazioni richiedono un equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti, con formazione continua e supervisione strutturata. Il futuro dell’IA in sanità dipenderà dalla capacità di costruire un ecosistema digitale inclusivo, trasparente e affidabile.
