La Cina ha lanciato un appello per una cooperazione globale nel campo dell’intelligenza artificiale, nel contesto di una competizione sempre più accesa tra Pechino e Washington. Durante la Conferenza mondiale sull’intelligenza artificiale (WAIC) a Shanghai, il premier Li Qiang ha invitato i Paesi di tutto il mondo ad adottare una “mentalità più aperta” e a promuovere una collaborazione internazionale nel settore dell’IA. Li ha sottolineato che ogni nazione ha i propri vantaggi in termini di tecnologia, dati e mercato dell’intelligenza artificiale, e che quindi è essenziale lavorare insieme per un beneficio reciproco.
Li Qiang ha esortato alla promozione della circolazione dei dati oltre i confini nazionali, al libero scambio di attrezzature e alla connettività delle infrastrutture. Ha inoltre chiesto un’attenzione concertata a livello internazionale, dichiarando che “nessun Paese può fare eccezione” in questo sforzo. Il premier ha proposto l’adozione di regolamentazioni globali e standard tecnici comuni per l’IA, sottolineando l’importanza di una collaborazione estesa per affrontare le sfide globali.
Nel contesto della conferenza, le aziende tecnologiche cinesi hanno presentato numerosi nuovi prodotti legati all’IA, evidenziando i progressi significativi del paese in questo campo. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, la Cina è il principale depositario di brevetti sull’intelligenza artificiale generativa a livello mondiale. Questa posizione di leadership tecnologica è vista come una componente chiave nella strategia della Cina per ridurre il divario con le aziende hi-tech statunitensi.
Gli osservatori internazionali interpretano l’appello della Cina per una maggiore cooperazione globale anche come un tentativo di mitigare le tensioni con gli Stati Uniti e altri concorrenti tecnologici, cercando allo stesso tempo di influenzare le future norme e regolamentazioni internazionali sull’IA.






