L’AI applicata alla robotica militare promette di rivoluzionare le capacità operative dell’esercito USA: veicoli autonomi, linguaggio naturale e comunicazione uomo-macchina al centro della strategia del DEVCOM ARL.
Durante la Settimana Nazionale della Robotica, conclusa il 13 aprile 2025, l’Army Research Laboratory (ARL) ha illustrato i più recenti sviluppi nell’integrazione tra intelligenza artificiale e robotica per applicazioni militari. L’obiettivo è trasformare i robot in strumenti intelligenti e autonomi, capaci di supportare i soldati sul campo in modo sempre più efficace.
Il programma AIMM (Artificial Intelligence for Maneuver and Mobility), guidato da Phil Osteen e Udam Silva, è uno dei fulcri di questa trasformazione. Le innovazioni riguardano principalmente veicoli autonomi in grado di operare in ambienti ostili, come la vegetazione fitta, e dotati di sistemi di comunicazione bidirezionale per un’interazione fluida con gli esseri umani.
L’impiego del linguaggio naturale, elemento chiave dell’interazione uomo-macchina, permetterà ai robot di comunicare in modo intuitivo, facilitando operazioni tattiche e riducendo il carico cognitivo per i militari. Le tecnologie sono sviluppate anche in collaborazione con partner privati come Overland AI.
L’approccio solleva però questioni etiche rilevanti, come l’affidabilità decisionale autonoma in contesti di conflitto e l’uso di AI in scenari bellici reali.
Approfondimento: cronologia e fonti ufficiali
- Army Research Laboratory
- DEVCOM ARL – National Robotics Week
- Overland AI – Collaborazioni con ARL
- Documento NATO su AI e difesa
Consigli di lettura
- Come l’AI sta cambiando la strategia militare globale – Brookings Institution
- Etica e AI in guerra – Stanford HAI
- Robot e armi autonome – Human Rights Watch
Abstract: pro, rischi e scenari futuri
Pro: maggiore sicurezza per i soldati, efficienza operativa, raccolta dati in tempo reale.
Rischi: disumanizzazione del conflitto, perdita di controllo umano, dilemmi morali sull’uso della forza.
Scenari: crescente autonomia decisionale dei sistemi robotici, ridefinizione dei ruoli umani in guerra, necessità di una governance etica e multilaterale.
