Le grandi aziende tecnologiche stanno investendo milioni per formare gli insegnanti americani sull’intelligenza artificiale. Microsoft, OpenAI e Anthropic puntano a diffondere i chatbot nelle aule, mentre i sindacati chiedono garanzie su privacy, sicurezza e ruolo centrale dei docenti.
Negli Stati Uniti è in corso un’inedita alleanza tra colossi tecnologici e sindacati degli insegnanti. Microsoft ha promesso 12,5 milioni di dollari, OpenAI 8 milioni più risorse tecniche, Anthropic 500.000 dollari: fondi destinati alla creazione di centri di formazione IA a New York e in altre città. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: formare 400.000 insegnanti in cinque anni, fornendo loro strumenti pratici per usare l’IA a supporto della didattica.
La National Education Association ha avviato un progetto parallelo con Microsoft, che prevede “microcredenziali” digitali per oltre 3 milioni di iscritti. Anche Google ha annunciato un piano da 1 miliardo di dollari per offrire alle scuole superiori statunitensi la piattaforma Gemini for Education.
Le potenzialità sono evidenti: piani di lezione adattati agli studenti, traduzioni istantanee, libri di fiabe personalizzati, correzione automatica dei compiti. Tuttavia, emergono dubbi sul rischio di dipendenza tecnologica, sulla protezione dei dati degli studenti e sulla progressiva marginalizzazione del ruolo umano. “Gli insegnanti devono mantenere il controllo e usare una sana dose di scetticismo”, ha avvertito Brad Smith, presidente e vicepresidente di Microsoft.
La spinta del settore privato si inserisce nella strategia federale, che mira al “dominio globale nell’intelligenza artificiale” e incoraggia partnership pubblico-private. Gli educatori, però, chiedono regole chiare per garantire che l’innovazione serva a rafforzare – non sostituire – il loro ruolo.
Breve cronologia e approfondimenti
- 2023 – Prime trattative tra Microsoft e l’AFT per un programma di formazione IA.
- Luglio 2025 – Annunciati i fondi: Microsoft (12,5 mln), OpenAI (10 mln tra fondi e risorse), Anthropic (0,5 mln).
- Settembre 2025 – La NEA avvia corsi online di microcredenziali IA.
- Ottobre 2025 – Avvio dei workshop in Texas con l’uso di ChatGPT, Gemini e CoPilot in aula.
Fonti:
- American Federation of Teachers
- National Education Association
- U.S. Department of Education – AI Task Force
Consigli di approfondimento
- OECD – AI in Education
- UNESCO – AI and the Futures of Learning
- Brookings – AI and Schools
Abstract
L’ingresso massiccio delle big tech nella formazione degli insegnanti apre nuove possibilità didattiche, migliorando l’accessibilità e l’efficienza. I rischi principali riguardano etica, privacy e autonomia professionale: le scuole potrebbero diventare terreno di conquista commerciale e gli studenti dipendere eccessivamente da sistemi automatizzati. La sfida futura sarà definire modelli di governance che tutelino il ruolo insostituibile dell’insegnante, garantendo che l’IA sia uno strumento e non un sostituto.







