L’intelligenza artificiale (AI) è uno strumento sempre più utilizzato per creare una varietà di contenuti, tra cui immagini, suoni e testo. In questo caso, gli sopravvissuti dell’Olocausto utilizzano questa tecnologia per mantenere vive le loro storie.
Nell’articolo il video testimonianza “Holocaust survivors use AI imagery to keep stories alive“
Ehudith Bracha Serchook, 86 anni, è una di queste sopravvissute. Sfuggì alla morte quando la sua famiglia fuggì dalle forze alleate naziste che stavano invadendo la città crimena di Odessa nel 1941, salvata solo da una scarpa persa che la fece mancare il suo posto su una nave passeggeri poco prima che fosse bombardata.
Oggi, Serchook racconta la sua storia attraverso un servizio di intelligenza artificiale che genera immagini che lasceranno una testimonianza duratura del suo trauma per le generazioni future. Questo è un modo per onorare le vittime dell’Olocausto e assicurare che le loro storie non vengano dimenticate.
L’uso dell’IA in questo modo è un esempio di come la tecnologia può essere utilizzata per scopi nobili e significativi. Ci permette di creare una memoria duratura per coloro che hanno sofferto e di continuare a educare le future generazioni sui terribili eventi della storia.
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Foto di Markus Christ da Pixabay