L’azienda tecnologica IBM ha rimosso 7.800 annunci di lavoro per posizioni che possono essere completate dall’Intelligenza Artificiale o da sistemi automatizzati, secondo quanto riportato da Bloomberg. L’amministratore delegato Arvind Krishna ha dichiarato che le assunzioni per ruoli sostituibili con l’IA nei prossimi anni andranno sospese o rallentate. Ad esempio, Krishna ha detto che nelle funzioni di back-office, come le risorse umane, il 30% potrebbe essere facilmente sostituito dall’intelligenza artificiale e dall’automazione in un periodo di cinque anni. Ciò significa che 7.800 posti di lavoro sono a rischio, poiché non vi sarebbe alcuna sostituzione per i ruoli lasciati liberi da dipendenti prossimi alla pensione o intenzionati a cambiare impiego.
Le funzioni più banali come la scrittura e l’invio di lettere, o lo spostamento dei dipendenti tra i reparti, saranno probabilmente completamente automatizzati, come anche funzioni come la valutazione della composizione e della produttività della forza lavoro, ma solo nel corso del prossimo decennio. IBM ha già previsto tagli di 5.000 posti di lavoro per l’anno 2023. Tuttavia, contemporaneamente, l’azienda intende aumentare la forza lavoro complessiva con oltre 7.000 individui su scala globale, in particolare per operazioni dove è richiesto personale altamente specializzato.
IBM sta adottando queste misure per rispondere al rapido progresso della tecnologia, che ha reso l’IA sempre più efficiente. Tuttavia, questa scelta potrebbe portare a un sconvolgimento del mercato del lavoro, con i lavoratori umani che vengono sostituiti dalle macchine. Gli osservatori si chiedono se ci sarà una risposta adeguata per questi lavoratori, in particolare per quelli che sono già a rischio di perdere il lavoro.
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“IBM rimuove 7.800 annunci di lavoro: possono pensarci le IA“