L’Immigration and Customs Enforcement (ICE) statunitense ha investito 5,7 milioni di dollari in un sistema di sorveglianza basato sull’intelligenza artificiale capace di monitorare miliardi di post online. Gli esperti denunciano un rischio diretto per la democrazia e la libertà di parola.
L’agenzia ICE, nota per i raid sull’immigrazione negli Stati Uniti, sta ampliando le proprie capacità di controllo online attraverso la piattaforma Zignal Labs, una tecnologia di “intelligence in tempo reale” che utilizza machine learning, visione artificiale e riconoscimento ottico dei caratteri. Secondo documenti federali rivelati da The Lever, il sistema analizza fino a 8 miliardi di post al giorno in oltre 100 lingue, fornendo feed di rilevamento curati e segnalazioni operative.
Il contratto da 5,7 milioni di dollari prevede la possibilità di identificare individui attraverso contenuti pubblici sui social media, inclusi video e immagini con dati geolocalizzati. In un esempio fornito da Zignal Labs, la piattaforma sarebbe riuscita a determinare la posizione precisa di un’operazione a Gaza analizzando un video su Telegram e riconoscendo emblemi e simboli per confermare l’identità degli operatori.
Will Owen, direttore delle comunicazioni del Surveillance Technology Oversight Project (STOP), ha definito l’accordo “un attacco alla democrazia e alla libertà di parola”, sollevando dubbi sull’uso di dati pubblici per la sorveglianza di massa. Le preoccupazioni etiche riguardano la possibilità che il sistema venga utilizzato non solo per la sicurezza nazionale, ma anche per tracciare migranti e attivisti, generando effetti dissuasivi sulla libertà di espressione online.
Breve cronologia e approfondimenti
- 2018 – ICE avvia programmi pilota di monitoraggio social con contractor privati.
- 2021 – ONG e giuristi denunciano il rischio di violazioni della privacy.
- 2025 – Emergenza del contratto ICE-Zignal Labs, rivelato da The Lever.
Fonti:
- The Lever
- Surveillance Technology Oversight Project
- Electronic Frontier Foundation – AI Surveillance
Consigli di approfondimento
- UNESCO – AI & Human Rights
- Council of Europe – Surveillance & Democracy
Abstract
L’adozione da parte dell’ICE di strumenti avanzati di sorveglianza AI come Zignal Labs presenta vantaggi operativi in termini di sicurezza e monitoraggio ma solleva gravi rischi etici e sociali. L’uso di dati geolocalizzati e l’analisi di massa dei contenuti pubblici può portare a forme di sorveglianza pervasiva, con possibili abusi contro migranti, attivisti e giornalisti. A lungo termine, questa evoluzione rischia di compromettere fiducia pubblica, libertà di parola e democrazia, creando un sistema di controllo digitale senza precedenti.







