Google ha aggiornato Flow, il suo generatore video basato su intelligenza artificiale, introducendo strumenti di editing più sofisticati e nuove funzionalità audio. L’aggiornamento, legato a Veo 3.1, mira a rendere i contenuti generati sempre più realistici e difficili da distinguere da quelli tradizionali.
Il 15 ottobre 2025 Google ha annunciato un significativo passo avanti per Flow, il suo strumento di AI video generation pensato per creatori e sviluppatori. Tra le novità principali figurano la possibilità di modificare illuminazione e ombre, due elementi cruciali per il realismo visivo. L’aggiornamento è reso possibile da Veo 3.1, la nuova versione del modello che, secondo l’azienda, migliora la resa dei video generati a partire da immagini di input.
Le nuove funzionalità non si limitano al comparto grafico. Flow ora permette anche di integrare l’audio nei video. Con “Ingredients to Video”, ad esempio, gli utenti possono creare una clip con sonoro partendo da tre immagini di riferimento. Con “Frames to Video” è possibile collegare due frame — iniziale e finale — ottenendo una sequenza fluida con accompagnamento audio. La funzione “Scene Extension”, invece, estende una clip esistente fino a un minuto aggiuntivo, sempre con audio coerente.
Google ha confermato che Veo 3.1 mantiene lo stesso costo della versione precedente ed è già disponibile tramite l’API Gemini e l’app Gemini in modalità anteprima a pagamento. Inoltre, nelle prossime settimane, gli utenti di Flow potranno sfruttare un’ulteriore funzione: la rimozione di oggetti indesiderati dai video, con ricostruzione automatica dello sfondo per un effetto “come se non fosse mai esistito”.
Approfondimento e cronologia
- 2023: Google lancia i primi esperimenti di AI video generativa con Imagen Video.
- 2024: arrivo di Veo, primo modello in grado di produrre clip lunghe e coerenti.
- 2025: rilascio di Flow e aggiornamento a Veo 3.1 con editing avanzato e audio.
Fonti:
- Google AI Blog
- The Verge
- MIT Technology Review
Consigli di approfondimento
Abstract
Le nuove funzionalità di Flow rafforzano la capacità dell’AI di generare contenuti visivi iper-realistici, avvicinando ulteriormente i confini tra video autentici e sintetici. Se da un lato queste innovazioni aprono opportunità per cinema, pubblicità e creatività digitale, dall’altro sollevano rischi etici e sociali: dalla manipolazione informativa alla disinformazione visiva. La sfida futura sarà garantire trasparenza, tracciabilità e regole di utilizzo che tutelino società e utenti.







