Google introduce una nuova funzionalità in NotebookLM, pensata per rendere lo studio più interattivo e personalizzato. La “Guida all’apprendimento” incoraggia studenti e insegnanti a esplorare gli argomenti con domande aperte e spiegazioni passo per passo, favorendo una comprensione più profonda rispetto alle risposte dirette e statiche.
Dal 23 settembre 2025 la funzione sarà disponibile con un rilascio graduale di circa 15 giorni nei domini Google Workspace Education, sia in modalità di rilascio rapido che programmato. Gli amministratori scolastici potranno abilitarla tramite la console, mentre studenti e insegnanti la troveranno attiva di default se NotebookLM è stato precedentemente autorizzato.
Secondo Google, questo strumento aiuterà a sviluppare un approccio critico e adattivo all’apprendimento, con vantaggi concreti in contesti didattici sempre più digitalizzati. L’obiettivo è passare da una logica di “domanda-risposta” a un percorso di scoperta in cui gli utenti siano stimolati a comprendere concetti complessi e ad applicarli in contesti diversi.
La disponibilità è riservata agli utenti Workspace con accesso a NotebookLM, in linea con le edizioni che supportano strumenti avanzati per la didattica. L’azienda mette a disposizione guide tecniche e un blog dedicato con esempi di utilizzo.
Approfondimento: evoluzione di NotebookLM
- 2023 – Lancio come strumento sperimentale per la gestione delle conoscenze.
- 2024 – Estensione alle scuole con funzionalità per riassunti e schede di studio.
- 2025 – Introduzione della “Guida all’apprendimento” per stimolare la comprensione attiva.
🔗 Fonti ufficiali:
- Google Workspace Updates – NotebookLM
- Centro assistenza Google Workspace
Consigli di lettura
- Didattica digitale e AI: le linee guida UNESCO
- Commissione UE – IA e istruzione
Abstract
La “Guida all’apprendimento” di Google segna un passo verso un’istruzione più interattiva e personalizzata, con procome maggiore coinvolgimento, sviluppo del pensiero critico e flessibilità per studenti con diversi stili cognitivi. I rischiriguardano la dipendenza da strumenti digitali, la disuguaglianza nell’accesso tecnologico e possibili bias algoritmici. In prospettiva sociale, l’adozione su larga scala potrebbe ridisegnare i metodi di insegnamento, imponendo nuove regole etiche e pedagogiche.







