Google ha lanciato quattro nuovi modelli di intelligenza artificiale generativa su Vertex AI: Lyria, Veo 2, Chirp 3 e Imagen 3, offrendo alle aziende strumenti avanzati per la creazione multimediale responsabile.
Con un focus su creatività e sicurezza, Google arricchisce l’offerta di Vertex AI, la sua piattaforma per l’AI generativa, con quattro modelli specializzati. Il più innovativo è Lyria, un sistema text-to-music sviluppato per generare tracce musicali personalizzate a partire da prompt testuali. Pensato per il marketing esperienziale, consente alle imprese di creare colonne sonore coerenti con l’identità del brand.
Veo 2 rivoluziona il video editing: include inpainting per rimuovere elementi, outpainting per ampliare il campo visivo e preset cinematografici. Queste funzionalitĂ aiutano a produrre contenuti visivi piĂą curati, con efficienza e coerenza narrativa.
Con Chirp 3, Google migliora la sintesi vocale. La funzione Instant Custom Voice permette la creazione di voci realistiche con appena 10 secondi di audio. La trascrizione multi-speaker ottimizza le registrazioni aziendali, favorendo comprensione e archiviazione.
Imagen 3 è l’evoluzione del text-to-image: migliora la resa dei dettagli e l’editing visivo, rendendo la produzione grafica più fluida. Tutti i modelli incorporano meccanismi di governance etica, tra cui watermarking SynthID, filtri di sicurezza e tutela della proprietà intellettuale.
Con questi strumenti, Google offre alle aziende non solo potenza creativa, ma anche un approccio responsabile all’uso dell’intelligenza artificiale generativa.
Fonti:
- Google Cloud
- The Verge
- 9to5Google
- The Economic Times
Approfondimenti:
- Guida a Vertex AI
- AI e copyright: cosa cambia?
- Video: presentazione di Veo e Imagen
Abstract – Pro e rischi:
I nuovi modelli offrono alle aziende opportunità straordinarie di automazione creativa, personalizzazione dei contenuti e ottimizzazione dei processi. Tuttavia, l’uso intensivo di AI generativa solleva interrogativi etici su autenticità , manipolazione dell’informazione e diritti digitali. Il watermarking e le policy di sicurezza introdotte da Google rappresentano un primo passo, ma sarà necessaria una continua vigilanza normativa e culturale per evitare abusi e garantire un’adozione equa e trasparente.







