Google ha lanciato Gemini CLI Extensions, un sistema aperto che consente agli sviluppatori di integrare strumenti esterni nel suo ambiente AI da riga di comando, inaugurando un nuovo ecosistema collaborativo.
Google ha annunciato l’introduzione delle Gemini CLI Extensions, una nuova funzionalità che permette alle aziende di sviluppare e pubblicare liberamente estensioni per il suo strumento di codifica a riga di comando basato su intelligenza artificiale. A differenza del modello adottato da OpenAI con le app per ChatGPT, l’approccio di Google privilegia un ecosistema aperto: le estensioni possono essere caricate su repository pubblici come GitHub e installate manualmente dagli sviluppatori, senza necessità di approvazione preventiva.
La prima estensione disponibile è il generatore di immagini Nanobanana, pubblicato da Google la scorsa settimana, che consente la creazione di immagini direttamente dal terminale. Al lancio, tra i partner figurano anche Figma e Stripe, segnando l’ingresso di attori chiave nel design e nei pagamenti digitali.
Gemini CLI, lanciata a giugno 2025, ha già superato un milione di utenti, principalmente sviluppatori software, utilizzata soprattutto per la manutenzione e l’evoluzione delle basi di codice aziendali sotto la supervisione dei product manager.
Secondo Ryan J. Salva, direttore senior della gestione prodotti per gli strumenti sviluppatori di Google, l’obiettivo è trasformare Gemini CLI in “una piattaforma di estensibilità , un canale verso altri strumenti e istruzioni della catena di sviluppo”.
Approfondimento – Cronologia correlata
- Giugno 2025 – Google lancia Gemini CLI con oltre 1M di utenti in tre mesi.
- Ottobre 2025 – OpenAI introduce le app in ChatGPT con approvazione centralizzata. OpenAI Blog
- Ottobre 2025 – Google risponde con Gemini CLI Extensions, modello aperto ospitato su GitHub.
Consigli di approfondimento
- TechCrunch – Annuncio Gemini CLI Extensions
- Google Developers Blog – Gemini CLI
- GitHub – Repository ufficiali
Abstract
L’apertura di Gemini CLI alle estensioni di terze parti segna una svolta nel modo in cui Google intende competere con OpenAI e Anthropic. Pro: maggiore libertà per gli sviluppatori, innovazione distribuita, ecosistema accessibile. Rischi: possibili vulnerabilità di sicurezza, assenza di controllo centralizzato, frammentazione degli strumenti. Nel lungo periodo, questa scelta potrebbe favorire una maggiore democratizzazione dello sviluppo AI, ma solleva interrogativi su governance, responsabilità e rischi etici legati all’uso non supervisionato delle estensioni.







