L’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) potrebbe incrementare il prodotto interno lordo (PIL) globale dello 0,5% annuo tra il 2025 e il 2030, superando i costi ambientali derivanti dall’aumento delle emissioni di carbonio. Tuttavia, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) avverte che i benefici economici non saranno equamente distribuiti e che l’aumento della domanda energetica richiede politiche mirate per mitigare gli impatti climatici e sociali.
Crescita economica vs. impatto ambientale
Nel rapporto “Power Hungry: How AI Will Drive Energy Demand”, l’FMI stima che l’adozione dell’IA porterà a un aumento della domanda globale di elettricità, che potrebbe triplicare entro il 2030, raggiungendo circa 1.500 terawattora, equivalente al consumo attuale dell’India. Questo incremento comporterebbe un aumento cumulativo delle emissioni di gas serra dell’1,2% tra il 2025 e il 2030, con un costo sociale stimato tra 50,7 e 66,3 miliardi di dollari. Reuters+1Axios+1
Disuguaglianze e necessità di politiche sostenibili
L’FMI sottolinea che i benefici economici dell’IA non saranno uniformemente distribuiti. Nei paesi ad alto reddito, fino al 60% dei posti di lavoro potrebbe essere influenzato dall’IA, mentre nei mercati emergenti e nei paesi a basso reddito l’impatto sarà rispettivamente del 40% e del 26%. Per affrontare queste sfide, l’FMI raccomanda l’implementazione di politiche fiscali, come tasse sui profitti in eccesso e imposte verdi, per compensare le disuguaglianze economiche e l’impatto ambientale dell’IA.
Cronologia e approfondimenti
- Gennaio 2024: Il FMI avverte che l’IA potrebbe influenzare fino al 60% dei posti di lavoro nei paesi sviluppati, esacerbando le disuguaglianze. TG24
- Giugno 2024: Il FMI propone tasse sui profitti in eccesso e imposte verdi per mitigare gli effetti economici e ambientali dell’IA.
Consigli di approfondimento:
- Rapporto FMI: Power Hungry: How AI Will Drive Energy Demand
- Analisi Axios sull’impatto climatico dell’IA
Abstract: Pro e rischi dell’adozione dell’IA
Pro:
- Incremento del PIL globale dello 0,5% annuo.
- Potenziale per migliorare l’efficienza energetica e promuovere tecnologie a basse emissioni.
Rischi:
- Aumento delle emissioni di gas serra dell’1,2% entro il 2030.
- Disuguaglianze economiche e occupazionali accentuate.
Possibili conseguenze future:
- Necessità di politiche globali per garantire un’adozione equa e sostenibile dell’IA.
- Implementazione di misure fiscali per compensare gli impatti ambientali e sociali.
