L’Europa ha compiuto un nuovo passo nella corsa al calcolo quantistico con l’accensione del suo secondo computer quantistico, denominato VLQ (Very Large Quantum), operativo a Ostrava, nella Repubblica Ceca. L’iniziativa rientra nel piano continentale che prevede la realizzazione di otto macchine quantistiche entro il 2026, rafforzando l’autonomia tecnologica europea in un settore dominato da Stati Uniti e Cina.
Il sistema, sviluppato in collaborazione con l’infrastruttura EuroHPC Joint Undertaking, è stato progettato per applicazioni avanzate nella simulazione molecolare, crittografia post-quantistica e intelligenza artificiale. La Commissione europea ha sottolineato come il progetto sia parte integrante della strategia per garantire sovranità digitalee ridurre la dipendenza tecnologica da attori extraeuropei.
Il primo computer quantistico europeo era stato inaugurato in Germania nel 2023. Con Ostrava, si completa la fase iniziale della roadmap, che mira a distribuire i sistemi quantistici in diversi Stati membri, garantendo accesso condiviso a università, centri di ricerca e industrie strategiche.
Secondo gli esperti, i computer quantistici europei non hanno ancora la potenza dei sistemi commerciali più avanzati, ma rappresentano un banco di prova essenziale per la formazione di competenze, lo sviluppo di algoritmi e la sperimentazione industriale. Restano però criticità legate alla sicurezza dei dati, al rischio di squilibri geopolitici e alla necessità di creare un ecosistema competitivo e inclusivo.
Approfondimento storico
- 2023 – Attivazione del primo computer quantistico europeo a Jülich (Germania).
- 2024 – Avvio dei lavori a Ostrava, nel quadro del piano EuroHPC.
- 2026 (previsto) – Completamento della rete con otto sistemi quantistici distribuiti in diversi Paesi UE.
Fonti:
- Commissione Europea – EuroHPC Joint Undertaking
- Ministero dell’Istruzione, Gioventù e Sport della Repubblica Ceca
Consigli di approfondimento
- European Quantum Technology Flagship
- OECD – Quantum Computing Report
Abstract
Il lancio del secondo computer quantistico europeo rappresenta un passo cruciale verso la sovranità tecnologica. Pro:rafforzamento della ricerca, formazione di competenze, riduzione della dipendenza da USA e Cina. Rischi: vulnerabilità etiche e di sicurezza, disparità di accesso tra Stati membri, uso duale civile-militare. Le prossime fasi determineranno se l’Europa riuscirà a costruire un ecosistema competitivo senza sacrificare trasparenza e cooperazione internazionale.







