DriveGPT: il nuovo modello cognitivo cinese di guida autonoma

C’è un nuovo modello cognitivo di guida autonoma su larga scala in arrivo e il suo nome è DriveGPT. Sviluppato da Haomo.ai una Startup cinese, questo modello utilizza una tecnologia all’avanguardia chiamata “Reinforced Learning with Human Feedback (RLHF)” e ha catturato l’attenzione del settore grazie alle sue dimensioni e alla tecnologia avanzata che lo supporta.

Haomo.ai ha già dimostrato il suo potenziale nell’utilizzo del modello di grandi dimensioni all’interno del sistema di intelligenza dei dati MANA, ottenendo ottimi risultati. Durante l’HAOMO AI DAY di gennaio 2023, il CEO di Haomo.ai, Gu Weihao, ha svelato che il nuovo modello di guida autonoma ha preso ispirazione dalle idee di implementazione di ChatGPT, utilizzando la tecnologia RLHF per migliorare le prestazioni del modello decisionale cognitivo. In questo modo, i dati raccolti dai veri conducenti umani sono utilizzati per ottimizzare costantemente il modello decisionale, migliorando l’effetto di valutazione attraverso l’apprendimento intensivo del feedback dei dati di guida umana.

Il modello di DriveGPT ha già completato la costruzione del modello e l’esecuzione dei dati della prima fase, raggiungendo una scala dei parametri di livello GPT-2. Il team di Haomo.ai ha in programma di continuare ad acquisire dati di guida reali su larga scala per migliorare ulteriormente l’effetto di valutazione del modello. Inoltre, DriveGPT verrà utilizzato anche come modello di valutazione del cloud per valutare l’effetto di guida del modello di auto di piccole dimensioni.

Tutto questo potrebbe rappresentare un grande passo avanti nello sviluppo della guida autonoma e siamo davvero curiosi di vedere come il debutto di DriveGPT all’HAOMO AI DAY di aprile 2023 influenzerà il settore.

In Europa e nel mondo si discute sulle responsabilità civili.

Il CEO di BMW, Oliver Zipse, ha affermato che i marchi automobilistici e i fornitori di tecnologia non dovrebbero essere ritenuti responsabili per lo sviluppo dei sistemi avanzati di assistenza alla guida, poiché potrebbero essere considerati responsabili in caso di lesioni o incidenti mortali.

In un’intervista con la tedesca EFahrer, Zipse si afferma che le case automobilistiche dovranno assumersi maggiori responsabilità in futuro, poiché la tecnologia semi-autonoma cerca di ridurre la dipendenza dei conducenti.

Tuttavia, la tecnologia non è ancora abbastanza affidabile per consentire una minore dipendenza dei conducenti.

Zipse ha dichiarato che i sistemi di assistenza alla guida di livello superiore possono causare problemi, poiché si spegnerebbero costantemente in caso di maltempo o altre condizioni avverse.

Al momento, la maggior parte dei produttori automobilistici ha implementato tecnologie di assistenza alla guida di Livello Uno, mentre alcuni produttori stanno lanciando il Livello Due o il Livello Tre.

Tuttavia, la tecnologia di assistenza alla guida di Livello Cinque, in grado di assumere il controllo completo del veicolo, è ancora molto lontana.

La BMW ha presentato una nuova berlina ammiraglia della Serie 7 con un sistema di assistenza alla guida di Livello Tre, denominato Assistente in autostrada, che funzionerà solo a velocità fino a 60 km/h e richiederà al conducente di subentrare nel caso dovesse incontrare uno scenario che non è in grado di gestire, fornendo all’umano un breve avvertimento.

La tecnologia di assistenza alla guida di Livello 3 non è stata ancora approvata per l’uso sulle strade australiane, tuttavia la casa automobilistica Mercedes-Benz ha confermato che una Classe S modificata con sensori lidar e radar extra sarebbe stata utilizzata per una serie di prove internazionali.

Le auto a guida autonoma potrebbero presto essere autorizzate a superare i limiti di velocità esistenti, secondo una proposta di emendamento presentata dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) nel giugno 2022. La bozza di proposta suggerisce che questi veicoli dovrebbero essere autorizzati a guidare fino a 130 km/h, il che rappresenta più del doppio del limite esistente di 60 km/h “United Nations proposal could open up Tesla’s Full Self-Driving to Australia“.

Tuttavia, questo suggerimento ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza stradale. Secondo uno studio condotto dall’Istituto assicurativo statunitense per la sicurezza stradale (IIHS) nell’ottobre 2022, gli automobilisti non comprendono i limiti dei sistemi di assistenza alla guida, il che comporta un rischio maggiore di incidenti stradali “US safety body claims motorists are too reliant on driver assistance systems“.

Come riportato in precedenza, la National Highway Traffic Safety Administration degli Stati Uniti ha rilevato 392 incidenti tra luglio 2021 e giugno 2022 che hanno coinvolto veicoli dotati di sistemi avanzati di assistenza alla guida, sei dei quali mortali. Questi risultati mettono in evidenza la necessità di una maggiore comprensione e consapevolezza da parte degli automobilisti riguardo alle limitazioni dei sistemi di assistenza alla guida “Tesla accounted for most fatalities involving advanced driving systems, says US safety body report“.

L’idea di aumentare i limiti di velocità per le auto a guida autonoma potrebbe rappresentare un importante passo avanti per la tecnologia dei veicoli autonomi. Tuttavia, è necessario affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza stradale per garantire che questi veicoli siano affidabili e sicuri per tutti gli utenti della strada.

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DriveGPT will debut on HAOMO AI DAY in April
BMW boss says next-level driver assistance tech could hit legal speed hump

Foto di Matheus Bertell

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