Pechino lancia un nuovo piano per liberalizzare i settori strategici come finanza, sanità, telecomunicazioni e cultura. Cresce il commercio di servizi, oltre 1 trilione di dollari nel 2024.
La Cina ha annunciato un piano strategico per rafforzare le riforme nei principali settori dei servizi, puntando su apertura, innovazione e attrazione di capitali globali. Il documento, diffuso il 19 aprile 2025 dal Ministero del Commercio, mira a potenziare il commercio dei servizi e sostenere la trasformazione economica del Paese.
Il piano prevede un’espansione ordinata delle attività delle istituzioni finanziarie e un maggiore sostegno a innovazione tecnologica e PMI. Viene inoltre rafforzata la facilitazione dei flussi di capitale e promosse le operazioni centralizzate in renminbi per le multinazionali con presenza nelle zone pilota.
Tra le misure chiave, si segnala l’ampliamento del programma QFLP, per facilitare l’ingresso di capitali esteri nel private equity e nel venture capital. La Cina sostiene anche lo sviluppo della finanza verde e della finanza di transizione, intensificando la cooperazione internazionale in questi ambiti.
Nel campo delle telecomunicazioni, il governo cinese punta a liberalizzare i servizi a valore aggiunto e ad aprire ulteriormente i settori del software e dell’informazione. Particolare enfasi è posta sull’accelerazione dell’intelligenza artificiale nei contesti industriali.
Sul piano infrastrutturale, il piano promuove l’interconnessione digitale e logistica tra i servizi di trasporto, facilitando la documentazione e la verifica transfrontaliera.
Nel 2024 il commercio di servizi cinese ha superato il trilione di dollari, confermando il ruolo centrale del settore per la crescita futura.
Approfondimento cronologico:
- QFLP: programma pilota attivo dal 2010 per attrarre investimenti esteri in fondi locali.
- Commercio di servizi: secondo WTO, la Cina è il secondo maggior esportatore mondiale (fonte: WTO)
- Finanza verde: in espansione dal 2016 con la creazione del China Green Finance Committee (fonte: People’s Bank of China)
Consigli di lettura:
- English.www.gov.cn
- Rapporto OCSE sulla liberalizzazione del settore dei servizi
- Analisi McKinsey sull’innovazione nei mercati emergenti
Abstract | Pro e rischi etici e sociali:
Pro: apertura strategica, stimolo agli investimenti esteri, supporto a PMI e innovazione, avanzamento AI e finanza sostenibile.
Rischi: concentrazione del controllo statale, barriere non tariffarie per operatori esteri, divari territoriali nell’accesso ai servizi, etica nell’uso dell’IA. La crescente apertura potrebbe innescare tensioni geopolitiche, ma anche nuove forme di cooperazione internazionale.
