La Modalità Vocale Avanzata di ChatGPT segna un nuovo capitolo nel mondo dell’intelligenza artificiale, permettendo agli utenti di interagire con il chatbot di OpenAI in modo naturale, utilizzando la voce. Attualmente, questa funzione non è disponibile in Italia, ma può essere attivata tramite l’utilizzo di una VPN, come ha dimostrato Vincenzo Cosenza durante il suo test.
Il test ha coperto una serie di casi pratici, evidenziando le potenzialità di questa nuova modalità. Tra le applicazioni esplorate, si distingue la preparazione di interviste e colloqui, dove ChatGPT si è dimostrato in grado di fornire suggerimenti utili e di simulare realisticamente diverse situazioni. Un altro uso interessante è stato quello di traduttore simultaneo, permettendo una conversazione fluida tra persone che parlano lingue diverse.
Non meno rilevante è stato l’utilizzo di ChatGPT come tutor, supportando gli utenti nella comprensione di concetti complessi e nell’apprendimento di nuove abilità. La Modalità Vocale Avanzata apre così nuove prospettive, rendendo l’interazione con l’intelligenza artificiale più intuitiva e accessibile, specialmente per chi preferisce la voce alla scrittura.
Cosenza ha confermato l’efficacia della funzione, pur segnalando la necessità di una VPN per gli utenti italiani. Nonostante questa limitazione, il potenziale di crescita e miglioramento è evidente, suggerendo un futuro in cui la conversazione vocale con ChatGPT diventerà parte integrante della quotidianità digitale.