Le grandi aziende tecnologiche stanno finanziando programmi di formazione per i docenti, con l’obiettivo di introdurre i chatbot nelle scuole e preparare gli studenti a un futuro sempre più digitale.
In un workshop a San Antonio, decine di insegnanti hanno sperimentato applicazioni concrete dell’IA: dalla correzione istantanea dei compiti alla trasformazione dei piani di lezione in podcast o fiabe digitali. Tuttavia, tra entusiasmo e curiosità, è emersa anche una preoccupazione diffusa: “Saremo sostituiti dall’intelligenza artificiale?”
Per garantire che i circa 4 milioni di insegnanti statunitensi restino aggiornati, l’American Federation of Teachers (AFT) ha avviato una partnership senza precedenti con Microsoft, OpenAI e Anthropic. Le aziende stanno investendo milioni di dollari in programmi formativi, ottenendo al contempo un accesso privilegiato al mondo scolastico, strategico per la diffusione dei propri strumenti.
Secondo l’accordo, annunciato a luglio 2025, Microsoft destinerà 12,5 milioni di dollari in cinque anni, OpenAI contribuirà con 8 milioni più 2 milioni in risorse tecniche, mentre Anthropic ha messo sul tavolo 500.000 dollari. La presidente dell’AFT, Randi Weingarten, ha dichiarato che la decisione è stata presa con cautela ma necessità: “Il settore tecnologico ha le risorse che alle scuole mancano. Siamo stati noi a cercarli, non il contrario”.
Se da un lato le partnership aprono nuove opportunità di innovazione educativa, dall’altro pongono interrogativi etici: la dipendenza dalle Big Tech potrebbe influenzare l’autonomia didattica e condizionare l’uso delle piattaforme da parte degli studenti.
Approfondimento e cronologia
- 2023 – Primo incontro tra Randi Weingarten (AFT) e Brad Smith (Microsoft) per discutere una partnership.
- 2024 – Cresce il dibattito sull’uso dei chatbot nelle scuole USA.
- 2025, luglio – Annuncio ufficiale dell’accordo AFT–Microsoft–OpenAI–Anthropic.
Fonti:
- American Federation of Teachers
- Dipartimento dell’Istruzione USA
- UNESCO – Education and AI
Consigli di lettura:
- UNESCO: L’IA nell’educazione
- OECD – AI in Education
Abstract
L’investimento delle Big Tech nella formazione degli insegnanti offre opportunità di aggiornamento e di inclusione tecnologica, ma solleva rischi etici e sociali: la privatizzazione della didattica, la dipendenza da piattaforme proprietarie e l’impatto sul ruolo docente. In prospettiva, sarà cruciale garantire equilibrio tra innovazione e autonomia educativa, evitando che la scuola diventi terreno di conquista per strategie commerciali.







