Negli ultimi anni, il panorama delle minacce informatiche è diventato sempre più complesso e pericoloso. Gli attori maligni, siano essi criminali o sostenuti da stati, dispongono di risorse sempre più avanzate e di strumenti sofisticati, in grado di mettere a dura prova anche i migliori esperti di sicurezza informatica. Un esempio significativo è Microsoft, che ha subito attacchi ben orchestrati da avversari determinati, mentre i suoi clienti affrontano ogni giorno oltre 600 milioni di minacce, tra cui ransomware, phishing e attacchi alle identità.
Il punto di osservazione unico di Microsoft, grazie alla sua presenza globale e all’ampia rete di clienti, offre una visione senza precedenti sui trend della cybersecurity. La diversità dei clienti, che spaziano dai governi alle piccole imprese fino ai consumatori e ai gamer, consente a Microsoft di raccogliere dati da un vasto spettro di fonti, rivelando tendenze critiche che riguardano individui e nazioni.
Tra le principali preoccupazioni evidenziate nel primo capitolo del loro rapporto, emergono le minacce legate agli attacchi ransomware, gli attori statali, le sfide nel campo dell’identità digitale e i rischi legati all’intelligenza artificiale. Di fronte a questo scenario, emerge l’urgenza di adottare strategie di cybersecurity proattive e multi-dimensionali, in grado di contrastare un panorama di minacce in costante evoluzione.